Il nostro weekend inizia attraversando Passo Rolle, in cui altezza e contesto naturalistico fanno di questo passo una delle mete sciistiche più apprezzate. Offre alcuni degli scorci più memorabili dell’arco alpino.
Escursioni con le racchette da neve o con gli sci da alpinismo trovano itinerari molto belli, fra il Vanoi e il lago di Calaita (tratto facile), o verso la Tognola (a tratti più impegnativa ma entusiasmante).
Consigliamo ambienti caratteristici quali malghe Venegia e Venegiota.
Proseguiamo per San Martino di Castrozza. Le Pale di San Martino sono uno dei punti più belli delle Dolomiti, non a caso in estate è molto affollato. Dal centro di San Martino si possono prendere gli impianti di risalita e raggiungere il rifugio Rosetta a 2700 metri d'altezza che dà un'anteprima del magico altopiano delle Pale.
Da Passo Rolle o, con un'escursione più lunga da San Martino passando per Malga Ces, la natura ci regala due suggestivi specchi d'acqua raggiungibili con una breve camminata: i Laghi Colbricon. Consigliata per le famiglie.
Per i più esperti consigliamo una delle escursioni più toste di San Martino che conduce al rifugio Pradidali partendo dalla Val Canali.
A San Martino di Castrozza in rifugio oltre ai soliti canederli e spaetzle non ci si può assolutamente perdere la Tosèla di Primiero!
Raggiungiamo poi il Lago di Carezza per ammirare lo spettacolo delle acque azzurrissime che riflettono lo scenario delle dentate creste del Latemar.
Il prossimo passo che attraversiamo è ill passo Pordoi. Si trova a confine tra il Trentino e il Veneto e collega Canazei, in val di Fassa con Arabba a 2239. Dal Pordoi si può ammirare uno dei panorami più affascinanti ed emozionanti delle Dolomiti: di fronte il gruppo del Sella, sulla destra il Piz Boé, sulla sinistra il Sassolungo ed a sud-est l’imponente ghiacciaio della Marmolada. Raggiungere il rifugio Capanna Fassa, in cima al Piz Boè, da passo Pordoi, è senz'altro l’escursione più famosa da fare nel gruppo del Sella.
Ed eccoci finalmente al nostro passo preferito: Il passo Giau. Il passo Giau offre una vista davvero sbalorditiva. Subito si fronte è presente la caratteristica Ra Gusela, ma da questo valico si può notare le Tofane, Averau, il Pelmo, il Cristallo, il Civetta e tutta la conca Ampezzana.
Arriviamo al Lago di Misurina, il lago naturale più grande del Cadore nelle cui acque si riflettono le bellissime Tre Cime di Lavaredo, considerate tra le meraviglie naturali più conosciute nel mondo alpinistico.
Concludiamo la nostra giornata arrivando nella bellissima Cortina d’Ampezzo, la perla delle dolomiti.
Il nostro ultimo giorno lo dedichiamo al giro delle Tre Cime di Lavaredo. La nostra escursione parte dal Rifugio Auronzo. Iniziamo quindi il nostro cammino sul sentiero n. 101 che conduce lungo il lato sud delle Tre Cime fino al Rifugio Lavaredo (2.344 m). Da qui proseguiamo per un piccolo sentiero a sinistra che porta alla Forcella di Lavaredo a 2.454 m. Si gode di una stupenda vista panoramica, non solo sulle vallate attorno, ma anche sul lato nord delle Tre Cime di Lavaredo. Arrivati al rifugio, dopo ca. 1,5 ore di cammino, vogliamo salire ancora un po' più in alto. Così decidiamo di incamminarci ancora per la Torre di Toblin dietro il Rifugio A. Locatelli. Ma non saliamo fino in cima, dato che non abbiamo con noi l'attrezzatura adeguata per la via ferrata.
Il nostro weekend termina con il nostro rientro a casa pieni di gioia.